Pesca, rilancio del settore in 5 mosse, il piano di azioni del Mipaaf

29 agosto 2014

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, coadiuvato dal Sottosegretario Giuseppe Castiglione, ha presentato il piano d'azione per il rilancio del settore della pesca e dell'acquacoltura, in occasione della visita agli operatori della filiera ittica in Sicilia.
Martina ha sottolineato come risulti necessario ottimizzare l'utilizzo delle risorse comunitarie a disposizione del Paese, che troppo spesso negli ultimi anni non sono state veicolate nel modo giusto a favore del comparto alieutico.
Sono state indicate, da parte del Ministro, cinque azioni principali che il governo intende intraprendere assieme alle Regioni e alle Associazioni di categoria. Tali azioni possono essere così riassunte:
1)    Creazione di una “Task Force” ministeriale che affianchi le Regioni onde evitare il disimpegno automatico dei fondi europei relativi alla programmazione 2007-2013: tale task force sarà composta da funzionari del Mipaaf i quali avranno una funzione propositiva, di stimolo, di coordinamento, di vigilanza e di valorizzazione delle attività in atto a livello locale nonché di monitoraggio dell'attuazione.
2)    Rimodulazione dal 50% al 75% del tasso di cofinanziamento comunitario per le Regioni Obiettivo Convergenza.
3)    Erogazione di fondi finalizzati ad operazioni di semplificazione, realizzabili mediante Convenzioni per lo sviluppo della filiera ittica le quali saranno svolte da parte delle Associazioni nazionali di categoria.
4)    Nuova Programmazione Politica Comune della Pesca 2014-2020: per l'Italia saranno disponibili, in questi sei anni, 537 milioni di euro. In particolare di tale budget 424 mln verranno investiti in azioni mirate alla sostenibilità della pesca e dell'acquacoltura, 61 mln ad attività di controllo, 47 milioni per la raccolta di dati scientifici ed infine 4,4 mln per la politica marittima integrata.
5)    Semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell'Unione europea: l'Italia vuole giocare un ruolo fondamentale durante questo periodo mettendo al centro le riforme aperte, dalle norme attuative della PCP al regolamento “Omnibus” fino ai nuovi accordi di pesca per il 2015 nelle acque UE e internazionali.

Per approfondire: il comunicato stampa del Mipaaf

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