Rigetti in mare e obbligo di sbarco
A partire dal 1 gennaio 2014 è stato gradualmente introdotto il divieto della cosiddetta pratica dei “rigetti a mare”.
Alcune tecniche di pesca, infatti, permettono la cattura di certe specie causando allo stesso tempo la morte di numerose altre che una volta pescate non possono essere commercializzate (poiché sottomisura o di scarso valore) dai pescatori e per questo motivo “rigettate” in mare, prive di vita. Per arginare questo fenomeno l’UE imporrà gradualmente a tutti gli operatori, tra il 2014 e il 2019, lo sbarco di tali “catture accessorie”. Gli obiettivi delle istituzioni sono molteplici: aggiornare ed approfondire gli studi sulle specie interessate al prelievo, utilizzare i pesci sbarcati per fini caritativi ed elaborare in base ai risultati tecniche meno invasive e distruttive.
La notizia sul sito della Commissione Europea
La notizia in un articolo di La Repubblica