L'Amministrazione regionale rende noto che il MASAF ha approvato il documento “Criteri di selezione delle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo”, propedeutico alla predisposizione dell’Avviso pubblico di selezione di una strategia che assicuri alle
comunità di pesca e acquacoltura il miglior sfruttamento delle opportunità offerte dall’economia blu sostenibile, capitalizzando e rafforzando le proprie risorse ambientali, culturali, sociali e umane.
Si tratta, in pratica, dell'inizio del percorso per la definizione del nuovo FLAG (che si chiamerà GAL della pesca) e della sua strategia, che dovrà essere orientata in particolare a:
- incrementare le opportunità di sviluppo per le comunità di pescatori derivanti dalla blue economy
- valorizzare la piccola pesca costiera,
- favorire la diversificazione delle attività di pesca e acquacoltura,
- promuovere l’innovazione e a costruire nuovi assetti per l’organizzazione delle attività produttive e commerciali che le rendano più flessibili e resilienti.
In merito ai contenuti della strategia, questa dovrà dare priorità alle seguenti sfide:
- sviluppo dei settori dell’economia blu, in linea con la Comunicazione CE sull’economia blu sostenibile, anche in riferimento alle aree di specializzazione incluse nelle S3/S4, sfruttando i punti di forza di tali settori e rafforzandone i legami con l’economia locale;
- sistemi agroalimentari e filiere sostenibili, favorendo il superamento dei modelli tradizionali e promuovendo le catene di valore;
- mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, associando alle attività più classiche di sensibilizzazione delle comunità locali, le azioni volte alla riduzione dei consumi energetici lungo tutta la filiera (dai pescherecci ai porti) e quelle riferite allo sviluppo di nuove opportunità economiche derivanti dalla lotta ai cambiamenti climatici (ad es. biomassa blu);
- salvaguardia delle risorse acquatiche e della biodiversità - incluso il contributo alla riduzione dei rifiuti marini e alla promozione dell’economia circolare nelle attività di pesca e acquacoltura - e gestione delle aree marine protette, ad es. cercando di facilitare la collaborazione tra entroterra e aree costiere per garantire il buono stato ambientale degli ecosistemi;
- turismo sostenibile ed eco-turismo, incentivando una migliore integrazione e coesistenza tra questo settore e le attività di pesca e acquacoltura - sempre nell’ottica della massima sostenibilità –contribuendo significativamente come fonte aggiuntiva al reddito degli operatori;
- innovazione e ricerca, stimolando la collaborazione proattiva tra gli operatori del settore e il mondo della ricerca, per favorire la diffusione di conoscenza, la raccolta di dati e informazioni, sperimentare azioni pilota, promuovere innovazioni di processo e prodotto a supporto delle attività di pesca e acquacoltura, sviluppare nuovi sbocchi di mercato, trasferire e testare innovazioni tecnologiche;
- ricambio generazionale, imprenditorialità, formazione, diversificazione delle attività, inclusione sociale, promuovendo l’attrattività di queste professioni verso giovani, donne e migranti come fattore determinante per contrastare l’invecchiamento della forza lavoro, la dispersione delle conoscenze e lo spopolamento delle aree costiere;
- il maggiore coinvolgimento del settore della pesca e dell’acquacoltura nel sistema di governance locale, favorendo l’istituzione di sedi strutture di coordinamento e confronto tra le diverse istanze territoriali.
L'Amministrazione regionale ritiene probabile la pubblicazione del citato Avviso pubblico entro la fine di giugno.
E' quindi il momento di iniziare a riflettere sullo sviluppo del settore e del territorio, traguardando a medio periodo ed immaginando i risultati che si vorrebbero ottenere da qui a sette anni.